Squadra: Ardeide

Categoria: Tuta spaziale Ragusa |  Italia |  4 |  13 anni
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Il progetto si basa sulle tute spaziali, in particolare sulle tute EMU. La tuta è bianca per riflettere la luce del sole con il duplice scopo di limitarne il riscaldamento e di far risaltare il nero dello spazio. Ha una visiera rinforzata nel casco per evitare danni legati a collisioni con piccoli meteoriti e una visiera notturna per vedere anche quando le condizioni non sono ottimali. Sempre nel casco sono presenti sistemi di comunicazione che assomigliano a cuffie situate all'esterno, funzionano grazie a un'antenna posizionata nello zaino dietro le spalle, grazie a questo sistema gli astronauti possono comunicare con l'equipaggio a terra o con quello sulla navicella. I guanti sono progettati per mantenere il calore ma non per essere troppo spessi in modo da non limitare troppo l'agilità, la stessa caratteristica si ritrova in tutta la tuta, cioè non sono troppo ingombranti. Nella parte posteriore della tuta troviamo lo "zaino" di sopravvivenza o meglio il luogo dove arriva l'ossigeno pompato direttamente dalla stazione spaziale. La pressurizzazione della tuta è di 0,29 ATM. All'interno la tuta è foderata con tessuti speciali come il neoprene, mentre all'esterno è rivestita con tessuti riflettenti o Mylar, noto come tessuto bianco, per riflettere i raggi solari. Anche se non si riesce a vedere all'interno, sia la calzamaglia di raffreddamento in cui l'acqua scorre per raffreddare il corpo. Inoltre, la tuta è in grado di offrire una protezione dalle radiazioni, assicurata per la maggior parte dal Mylar.

Altri progetti:

  Guillermo Valverde Ocaña

  Mairena del Aljarafe - Spagna

  SCI10

  Blois - Francia

  MRTech COL 06

  Cucuta - Colombia