Il nostro progetto Moon Camp si trova al polo sud della Luna. Si tratta di un centro di investigazione dove gli astronauti vanno ad investigare. Dopo un anno al massimo devono tornare sulla Terra. C'è abbastanza ossigeno e cibo (anche acqua) per cinque persone in un anno. Anche la sua struttura è molto utile perché si può facilmente ingrandire.

Vicino ai poli lunari

Abbiamo scelto questo luogo perché ai poli abbiamo trovato l'acqua allo stato solido, e in questo modo, se all'improvviso ci manca l'acqua, possiamo prendere il ghiaccio e trattarlo in modo da poterlo bere. Inoltre, se c'è acqua, è possibile che ci siano altri liquidi e possiamo cercare di trovarne di nuovi. Il fatto che la BBC dica che sappiamo che c'è acqua sulla Luna cambia l'intero punto di vista sul Sistema Solare. L'acqua è anche il carburante dei razzi. Ma anche per la vita e l'agricoltura. Ecco perché abbiamo scelto questo luogo, per poter indagare e avere a portata di mano le risorse naturali.

Sulla Terra costruiamo la base sulla Terra, poi la portiamo sulla Terra e la costruiamo come un mucchio di lego sulla Luna. Useremo diversi tipi di metalli.

I primi giorni usiamo l'acqua che portiamo dalla Terra e il resto dei giorni possiamo sciogliere l'acqua e purificarla facendo la magia della scienza.

I pasti sarebbero a base di pomodori e grano, che sono i migliori che la Terra può coltivare. Inoltre, abbiamo un orto che fornisce altre verdure e gli astronauti devono raccogliere la frutta quando è matura. L'orto fornisce cibo e i semi si rigenerano quando si prendono le verdure.

Uno dei modi è quando gli astronauti corrono sul tapis roulant (sì, quello che assomiglia a uno spantapajarus), e l'energia si accumula per un giorno intero, e in questo modo sono obbligati a tenersi in forma. E naturalmente con i pannelli solari e anche con un motore a idrogeno, in cui usiamo l'acqua potabile e dividiamo con l'energia dei pannelli solari i componenti dell'acqua. Poi usiamo questi componenti per generare energia elettrica e acqua.

Utilizziamo anche parte dell'acqua e la separiamo con i pannelli solari e l'idrogeno lo usiamo per fare esperimenti e l'ossigeno lo usiamo per respirare. Dobbiamo anche fare in modo che l'anidride carbonica lasci la base, e possiamo usare il metodo che l'ISS chiama elettrolisi per scindere l'acqua in ossigeno e idrogeno e aerare l'anidride carbonica bloccata nella stanza.

Prima si svegliano e mangiano qualcosa, poi vanno in palestra, poi fanno la doccia, a turno, e poi, quando ognuno ha finito, possono andare in esplorazione e testare le cose e sperimentare. Poi con l'antenna comunicano con la Terra e raccontano i loro progressi.