Siamo un gruppo di sei studenti di 14 anni e partecipiamo a un laboratorio di robotica nella nostra scuola. Questo laboratorio si occupa di scienza, programmazione e robotica. Abbiamo il supporto di 2 insegnanti di informatica, 1 insegnante di scienze e 1 educatore informatico con competenze di programmazione. Nella nostra base creiamo una base modulare esagonale. Perché? Il vantaggio è quello di essere portatile, facile da trasportare e di poter essere attaccata a seconda delle necessità, il materiale sarà la fibra di carbonio perché è leggera e resistente, deve essere a infrarossi per resistere alle radiazioni solari, al caldo e al gelo. Il nostro campo lunare modulare esplorerà le risorse naturali come ghiaccio d'acqua, regolite e luce solare. Come? Prepariamo alcuni moduli per prelevare l'ossigeno dal regolite (molto ricco di O2 - 45%), progettiamo un rover lunare per rilevare l'acqua ghiacciata all'interno dei crateri con alcuni sensori di gas. Questo rover è preparato per terreni rocciosi e irregolari, cammina con una specie di zampe e non ha ruote di gomma, il motore è alimentato da un pannello solare. Abbiamo un drone speciale preparato per la bassissima gravità e la mancanza di atmosfera della Luna, con piccoli propulsori e un rotore adattato, più potente di quello in servizio su Marte. La base ha un grande pannello solare come un fungo che è in grado di produrre energia per 4 astronauti in sei mesi. Dedicheremo dei moduli alla produzione di verdure, funghi e patate. Abbiamo alcuni moduli per lo stoccaggio. Abbiamo un complesso di 7 moduli per la produzione di O2, un altro complesso come laboratorio di ricerca e un altro come casa per i 4 astronauti, con un centro di comunicazione. Infine, abbiamo moduli dedicati al riciclo di vita umana e acqua. Non possiamo dimenticare la piattaforma di atterraggio/lancio per i futuri equipaggi e i rifornimenti di cibo.

Vicino ai poli lunari

Il luogo perfetto per una base lunare è il bordo di un cratere vicino al polo nord lunare, in una zona con luce solare quasi costante ma non lontana da presunte riserve di ghiaccio d'acqua. Le aree costantemente illuminate dal sole fornirebbero energia solare fondamentale. Altrettanto importante è che nelle profondità costantemente in ombra dei crateri intorno al polo nord lunare potrebbe nascondersi del ghiaccio d'acqua, secondo osservazioni precedenti ma non confermate.

Per prima cosa trasportiamo la base modulare esagonale. Perché? Il vantaggio è quello di essere portatile, facile da trasportare e di poter essere attaccata a seconda delle necessità, il materiale sarà il carbonio perché è leggero e resistente, deve essere a infrarossi per resistere alle radiazioni solari, al calore e alle temperature di congelamento. Questi moduli hanno una protezione dalle radiazioni solari. I moduli saranno trasportati gradualmente nelle prossime missioni lunari. Poi useremo il game changer, una stampante 3D di costruzione che lavora con il cemento creato con il suolo regolite della Luna.

Nelle profondità permanentemente in ombra dei crateri intorno al polo nord lunare potrebbe nascondersi del ghiaccio d'acqua, secondo osservazioni precedenti ma non confermate. Abbiamo un rover preparato per rilevare ed estrarre l'acqua da questi crateri. Ma all'inizio porteremo acqua per 1 mese. Le nostre strutture non sprecheranno l'acqua e la ricicleranno.

In primo luogo immagazzineremo cibo e avremo un landpad per ricevere rifornimenti di cibo dalla Terra. Nei nostri laboratori più grandi produrremo alcune verdure, funghi, pomodori, lattuga e patate come esperimento.

Abbiamo un grande pannello solare a fungo per dare energia e coprire i nostri moduli, e anche i nostri veicoli hanno pannelli solari. Il campo lunare sarà dotato di batterie solari per evitare un guasto al sistema e mantenere l'alimentazione del campo.

Per ottenere l'ossigeno, faremo passare l'elettricità attraverso l'acqua e divideremo l'ossigeno dall'idrogeno: questa operazione si chiama elettrolisi. L'aria e l'acqua del campo lunare provengono tutte dalla Terra. Ma noi raccoglieremo e produrremo ossigeno dalla regolite lunare, 45% La regolite lunare, il sottile strato di roccia polverosa che ricopre la Luna, non è molto diversa dai minerali che si trovano sulla Terra. In peso, contiene circa 45% ossigeno legato ad altri componenti metallici. Avremo a disposizione la tecnologia e le attrezzature per realizzarlo.

La protezione è un grosso problema, perché alcune rocce possono raggiungere velocità elevate e causare ingenti danni alla base. Sarà molto difficile fermare le rocce ad alta velocità. Abbiamo costruito una copertura per la nostra base a forma di fungo dove saranno attaccati i pannelli solari. Questo garantisce una certa protezione. Dedicheremo tempo e software all'osservazione e troveremo alcune rocce nello spazio che possono essere pericolose. Se rileviamo un pericolo, possiamo cambiare la posizione di una base modulare esagonale. Metteremo alcuni di questi moduli in un punto diverso per evitare un'emergenza nella nostra base. Questi moduli sono leggeri e possono essere collocati facilmente in posizioni diverse.

La nostra base è preparata per 4 astronauti. Al mattino due di loro saranno al centro di comunicazione. Gli altri faranno alcuni esperimenti scientifici. Alla fine della mattinata pranzeranno insieme. Nel pomeriggio, testano i rover e le attrezzature. Alcuni giorni avranno dei compiti esterni per esplorare la Luna e trovare crateri ghiacciati. Devono preparare la regolite per raccogliere l'ossigeno. Il team di astronauti ha una giornata intensa e compiti diversi durante i giorni e la settimana. Il programma del team prevede la produzione di esperimenti sulle verdure, la conservazione dei moduli di stoccaggio, la produzione di O2, la manutenzione di tutte le apparecchiature come i pannelli solari, l'energia/potenza, le comunicazioni, i rover e la piattaforma di lancio. L'aiuto di un software per individuare i problemi e del personale terrestre sono fondamentali. La sera tutti e 4 gli astronauti ceneranno insieme, se possibile, e faranno i turni per dormire.