Il nome del nostro progetto è James Webb. Ci siamo ispirati alla missione del telescopio James Webb della NASA, che sarà lanciata nel 2021. Il campo lunare James Webb prevede di vivere sulla Luna e di acquisire acqua, cibo e ossigeno in modo sostenibile. La nostra base è composta da una piattaforma di atterraggio, un generatore di energia quantistica e un rover utilizzato per esplorare il terreno lunare. Sarà inoltre composta da 11 sezioni: un impianto di riciclaggio dell'acqua e dell'aria che funzionano insieme; stoccaggio del cibo; comunicazioni; 3 camere da letto per 1 astronauta ciascuna; un impianto idroponico; un garage, una cucina, un bagno e una palestra, oltre a un osservatorio. Abbiamo costruito la nostra base vicino ai poli lunari, sul lato sud, in modo da poter osservare facilmente la Luna e far entrare la luce del sole. La luce del sole e la visibilità miglioreranno la salute fisica e mentale dei nostri astronauti. 

Vicino ai poli lunari

Posizioneremo la nostra base sui poli lunari. Questa vicinanza ci permetterà di accedere alle quantità record di ghiaccio presenti nel cratere e di scioglierle per poterle trattare e utilizzare. Grazie all'asse di rotazione perpendicolare della Luna, ai poli c'è anche una luce costante all'orizzonte. Questa luce risplenderà sui poli tutto l'anno, indipendentemente dall'orbita. Questa luce sarà utilizzata per l'elettricità, generata da pannelli solari. Le dosi di vitamina D fornite dal sole e da fonti di luce costanti gioveranno anche allo stato mentale dei nostri astronauti e miglioreranno la qualità della vita.

L'architettura del nostro campo lunare si basa su strati di materiali che forniscono isolamento, protezione radioattiva, protezione fisica e magnetismo. Per l'isolamento della base utilizzeremo uno strato di aerogel, che è un ottimo isolante per trattenere il calore. Per la protezione utilizzeremo il titanio (che sarà il primo strato esterno), estremamente leggero e resistente. Per la protezione radioattiva utilizzeremo l'acciaio high-z, che blocca molto bene le radiazioni (gamma e raggi X). Poiché la Luna ha onde gamma e quindi produce radiazioni gamma, il metallo può servire come protezione per i nostri astronauti. Il ferro sarà utilizzato per gli stivali magnetici.

Produrremo acqua riciclando l'urina utilizzando l'apparato dell'alambicco (con il condensatore più corto e più freddo per aumentare la velocità). L'urina sarà filtrata e trattata dopo la distillazione per garantire l'igiene. Scioglieremo anche il ghiaccio dai poli sud lunari (dove si trova la nostra base), ma poiché la quantità di ghiaccio sarà limitata, ne preleveremo un campione al mese per la documentazione sperimentale.

Per l'alimentazione useremo una camera idroponica, che fa passare una soluzione nutritiva (mescolata anche con gli escrementi della toilette) e pompa la soluzione intorno al sistema di tubature. Le radici delle piante si troveranno nella soluzione e saranno tenute in posizione da palline di gomma. Coltiveremo broccoli, carote, patate dolci, rape, zucca, piselli, fagiolini e asparagi a rotazione triennale, per garantire la varietà della dieta dell'astronauta e una gamma completa di nutrienti. Per nutrire ulteriormente le piante utilizzeremo la luce artificiale per la fotosintesi, poiché la luce della luna può essere estremamente potente.

L'energia sarà prodotta da pannelli solari e generatori di energia quantistica. I reattori saranno interrati in una camera protettiva per evitare che qualsiasi sostanza infiammabile li faccia esplodere. I pannelli solari avranno un controllo della tensione ogni dieci secondi per controllare i danni e un generatore di energia quantistica, che utilizza atomi e particelle subatomiche per generare energia.

L'aria respirabile sarà prodotta dall'elettrolisi dell'acqua, ma produce ossigeno puro, quindi useremo l'idrogeno per il carburante del razzo. Separeremo l'idrogeno in due parti uguali, una per la miscela di aria. Poi l'aria sarà ventilata attraverso il campo lunare e l'anidride carbonica espirata dagli astronauti sarà riciclata dalle piante e il generatore d'aria riceverà acqua ogni due giorni.

Per la protezione utilizzeremo il titanio (il titanio sarà lo strato esterno della base), che è estremamente leggero e resistente. Per la protezione radioattiva utilizzeremo acciaio ad alta Z, in grado di bloccare le onde radioattive nella misura di un'onda a raggi X. Per prevenire eventuali malattie, tratteremo l'acqua (per i batteri) e sanificheremo la base. Se un astronauta presenta segni di malattia, sarà messo in quarantena per una settimana.

Gli astronauti si alzeranno dal letto alle 6 del mattino staccandosi dai loro letti, poi andranno in bagno per fare una doccia e lavarsi i denti. Tutti gli astronauti andranno a controllare che i sistemi di filtraggio dell'acqua e dell'ossigeno non presentino danni o perdite. Poi andranno a fare colazione nella cupola della cucina, mangiando insieme su un unico tavolo per limitare lo spazio utilizzato e facendo i turni per preparare il pasto (su base giornaliera). Successivamente, devono andare a controllare la camera idroponica in caso di perdite o blocchi, controllare il sistema di pompaggio e rifornire il serbatoio ogni due giorni. Poi devono andare nella sala di controllo per attivare il controllo della tensione dei pannelli solari. Se c'è una produzione di bassa tensione, devono indossare le tute spaziali e individuare il pannello solare danneggiato e ripararlo. Più tardi, dopo pranzo, devono indossare di nuovo la tuta spaziale, passare attraverso la camera di compensazione e pulire i detriti più grandi dai pannelli solari. Poi, se ne hanno bisogno, vanno agli armadietti dell'acqua che sono sparsi per tutta la base. Poi attivano il rover per controllare i livelli di radiazione e per svolgere altre attività. Poi vanno nella camera idroponica per raccogliere il cibo per la cena. Poi vanno nelle loro camere e si occupano dell'igiene, quindi si allacciano le cinture per la notte.