Il nome della nostra squadra è STEAM 3000. Il nostro campo lunare sarà costituito da 2 cupole semicircolari completamente collegate. La base sarà divisa in 6 reparti: laboratorio, orto, cucina, palestra, filtri di depurazione e bagno.

Sarà situato nell'area CR1. L'abbiamo scelta perché su di essa splende il sole per 320 giorni all'anno, quindi potremmo ottenere energia dalle celle solari con facilità. Vicino al sito c'è una massa di ghiaccio che ci permetterà di ottenere acqua e ossigeno. Date le alte temperature, il neon presente nell'aria lunare verrebbe utilizzato come raffreddatore criogenico - recuperando il neon e utilizzandolo per refrigerare le cupole -, per assicurare l'abitabilità dell'installazione. 

Le cupole dovranno essere costruite con una lega di ferro e nichel e un policarbonato traslucido. Dovremo cercare dei meteoriti chiamati sideroliti, che contengono un'alta percentuale di ferro e nichel. Potremmo quindi produrre la lega necessaria utilizzando l'energia prodotta dalle celle solari. Costruiremo il campo per moduli, prima le due cupole e poi l'orto che sarà realizzato con il policarbonato traslucido che porteremo con noi dalla Terra per permettere agli ortaggi di fare la fotosintesi.

Potremmo integrare nelle nostre tute da astronauta sistemi di raffreddamento per resistere al calore e alle radiazioni della Luna e del Sole. Potremmo aggiungere un ulteriore strato alle nostre tute da astronauta per resistere alle radiazioni. Per proteggere le cupole utilizzeremo il ferro delle sideroliti per produrre una pittura a specchio che le dipinga e rifletta le radiazioni.

Potremmo ottenere l'acqua riscaldando il ghiaccio vicino al nostro campo a CR1. Questo processo richiederà l'aggiunta di neon per raffreddare l'acqua ed evitare che si trasformi in gas direttamente dal ghiaccio a causa delle alte temperature di CR1. Dobbiamo produrre un processo di liquefazione e poi usare l'elio, raccolto dalla giusta "atmosfera" lunare, per purificare l'acqua.

Costruiremo un orto di 10 m per 5 m con alcune piante e semi portati dalla terra, oltre a terriccio e fertilizzanti. Prepareremo tre panchine e in ognuna semineremo un diverso re di ortaggi: la lattuga, perché può essere raccolta molto velocemente ed è molto nutriente; nella seconda le rape, perché possono essere raccolte due volte al mese; nella terza i piselli, perché possono essere raccolti in 10 giorni, quindi potremmo ottenere ortaggi molto velocemente. Potremmo anche piantarne altre per rinnovare l'aria dell'installazione, come il pothos e le piante di serpente, perché sono molto resistenti e facili da coltivare. Le panchine saranno protette per evitare di perdere troppo terreno e nutrienti.

potremmo produrre energia utilizzando l'"inchiostro solare" per dipingere le superfici. L'inchiostro utilizza la nanotecnologia per trasformare i raggi solari in energia.

L'ossigeno può essere ottenuto riscaldando il suolo a temperature estreme, quindi sarà meglio estrarlo dalle zone più calde della Luna per risparmiare energia nel processo di riscaldamento.

L'obiettivo del nostro campo è quello di poter indagare sulla Luna e sfruttare le sue materie prime per poter sopravvivere durante l'indagine. Inoltre, potremmo avere un'idea della vita quotidiana sulla Luna e degli effetti sul corpo umano che vive in condizioni di gravità così bassa.

La nostra routine quotidiana inizierebbe molto presto con una semplice colazione e un po' di esercizio fisico, che deve essere quotidiano per evitare gli effetti negativi dell'assenza di gravità sul nostro corpo.Lavoreremo in squadre, quindi mentre alcuni si riposano altri lavorano: le indagini, il lavoro sull'orto e la manutenzione saranno le aree principali. Ogni giorno ci incontreremo per trascorrere un po' di tempo condividendo le nostre esperienze e mantenendo il contatto con gli altri membri del team per coltivare le relazioni e l'equilibrio emotivo. Mentre la maggior parte di noi dorme, una o due persone rimangono di guardia per evitare incidenti o pericoli imprevisti in arrivo.