Abbiamo realizzato un campo lunare in cui possono vivere almeno due persone. Una cupola a doppio strato è riempita di ozono per proteggere dalle radiazioni. L'edificio all'estrema sinistra è diviso in due parti, una è una piccola parte dove è conservata la capsula di salvataggio e l'altra è il quartiere abitativo che ha due piani, su ogni piano ci sono due capsule per dormire, proprio accanto alle scale sulla sinistra c'è un bagno. L'edificio a destra dell'alloggio è quello in cui si tengono le scorte, per immagazzinare le risorse della terra e quelle che devono essere trasportate sulla terra. Al centro c'è una struttura simile a un razzo, un veicolo per l'intercettazione di asteroidi ad alta velocità che contiene un dispositivo termonucleare che potrebbe essere usato per distruggere gli asteroidi che uccidono i continenti, mentre la cupola sarà abbastanza forte da proteggere i detriti. Poi c'è il laboratorio di ricerca che si sviluppa su due piani: al piano inferiore ci sono due tavoli e due sedie, mentre al piano superiore c'è una toilette sulla sinistra, una stampante 3-D sul retro e altri scaffali per conservare la nano-tecnologia, mentre sullo scaffale accanto ci sono alcuni prodotti di base per il primo soccorso. All'estrema destra, l'ultimo edificio è utilizzato per la coltivazione di piante. Di fronte a questi si trovano una torre di comunicazione e dei robot solari.

Vicino al cratere Clavius

Il cratere Clavius è presente sul lato illuminato dal sole della Luna, sull'altopiano meridionale. La NASA ha trovato acqua in questo cratere utilizzando l'osservatorio stratosferico per l'astronomia a infrarossi. Abbiamo scelto questa posizione perché ha un clima relativamente controllato. Potrebbe anche essere una possibile fonte di acqua se il livello di acqua molecolare non è limitato solo a questo cratere. Non è antico come altri crateri e quindi può essere una fonte di ricerca interessante. Il vento solare impianta idrossile in quest'area. Nell'azione dei processi di decomposizione che portano alla penetrazione di varie strutture, essi assicurano la completa sanificazione di qualsiasi materiale contaminato e la rimozione di qualsiasi attività batterica dannosa.

Pensiamo di utilizzare la regolite lunare. Una speciale stampante 3D che utilizzerà la polvere già presente sulla Luna e che costruirà in modo completamente automatico, utilizzando la luce del sole per costruire la base, pezzo dopo pezzo.

I resti di comete contenenti acqua che si sono scontrate con la Luna e che hanno lasciato depositi di ghiaccio potrebbero essere filtrati e utilizzati nel nostro campo lunare per bere e per altri scopi.

Coltiviamo le nostre piante che sono state create con modifiche genetiche per creare una chimera. L'ideologia di Jill Farrant di utilizzare la parte del promotore resistente alla siccità, la parte antiossidante della regione codificante del gene e la parte terminatrice del gene dalle piante di resurrezione e di inserirle nelle piante normali, ci fa ipotizzare che otterremo una specie di pianta che può sopravvivere per lunghi periodi senza acqua, persino essere rianimata se raggiunge uno stato di flaccidità e avere un'immunità alle reazioni con l'ossigeno.

Abbiamo dei robot solari che possono muoversi e convertire in modo efficiente l'energia solare in energia elettrica da utilizzare per il campo e che possono raccogliere energia sufficiente per alimentare il nostro campo. I pannelli saranno in grado di raccogliere molta luce solare. Al loro interno saranno installati dei cristalli, pochi, ma sufficienti a dirigere la luce esattamente dove vogliamo che arrivi nelle celle solari.

Abbiamo un grande contenitore che produce da solo ossigeno e azoto e poi lo pompa nel campo lunare.

La giornata inizia con il risveglio degli astronauti e la consueta pulizia mattutina. Si recano poi alla struttura di ricerca per analizzare e sperimentare i campioni raccolti ieri. Gli astronauti si alternano nelle faccende di casa: un giorno uno di loro raccoglie il raccolto, mentre l'altro gestisce la torre di comunicazione. Poi si siedono a tavola proprio nel loro ufficio. Al mattino portano i campioni in magazzino per un'analisi più dettagliata quando la prossima nave prodotto dovrà essere inviata sulla Terra. Dopodiché scansionano alcuni segnali rilevati dal radar a circa 1500 metri di distanza. Quando hanno finito, si sgranchiscono un po' le membra, irrigidite dal lavoro della giornata. Poi si siedono e cenano mentre guardano meravigliati la vista della galassia dalla luna, il veicolo di intercettazione degli asteroidi e la bellezza dello spazio. Aspettano che si avvicini l'ora di andare a dormire.