Per cominciare, la base lunare che abbiamo progettato serve ad abitare in modo semipermanente la Luna. È la prima base di questo tipo e fuori dalla Terra per vedere quanto sia difficile vivere su un altro corpo. Ospiterebbe un piccolo equipaggio per vivere nel modo più sostenibile possibile nelle dure condizioni della superficie lunare. Abbiamo progettato questa base su Fusion360, realizzando tutte le funzioni principali e tralasciando i dettagli più fini.

La posizione della base lunare sarebbe verso il polo sud della luna. Il motivo principale è l'accesso alle risorse naturali. Tutti i materiali presenti nella regolite lunare si trovano lì. Ma soprattutto l'acqua, poiché il processo per produrla e trasportarla sarebbe difficile, quindi trovarla lì è l'opzione migliore. Tuttavia, non si vuole che si trovi al polo e altri fenomeni potrebbero compromettere la base.

Il modo in cui costruiremmo la base è l'assemblaggio in loco. Invieremmo sulla Luna le risorse per l'abitabilità e tutto il resto. Le sezioni utilizzerebbero tecniche di origami per risparmiare spazio durante il viaggio verso la Luna. Una volta che i pezzi sono lì, i robot farebbero il lavoro pesante assemblando inizialmente le parti insieme. In seguito, gli astronauti si occuperanno degli ultimi pezzi da assemblare. La base sarebbe realizzata con materiali compositi in fibra di carbonio ed eventualmente in alluminio per avere una base il più possibile resistente e durevole.

Proteggeremo gli astronauti dalle dure condizioni in due modi principali. Innanzitutto interreremo la base stessa. In questo modo le radiazioni sulla Luna si ridurranno drasticamente. Se devono uscire all'esterno, il numero di volte è limitato perché i robot ne ridurrebbero la necessità. Ma anche in questo caso il veicolo avrebbe una schermatura contro le radiazioni e l'esposizione limitata non dovrebbe essere un problema. Se si impedisce a tutti gli astronauti di portare con sé del suolo lunare finemente irradiato, il rischio sarebbe ancora minore.

La base fornirebbe acqua raccogliendola in superficie attraverso le spedizioni e con lo stoccaggio dell'acqua dovrebbe averne a sufficienza. Inoltre, grazie al riciclo dell'acqua in tutta la base, il rischio di rimanere senza acqua è ridotto.

Per l'alimentazione abbiamo un impianto di acquaponica per fornire piante e pesci. Inoltre, fornirebbe ossigeno, poiché è quello che le piante fanno meglio.

L'alimentazione è fornita da un piccolo reattore nucleare con le massime misure di sicurezza per l'equipaggio. Ne avevamo bisogno perché la notte lunare dura 2 settimane e i pannelli solari non bastano.

L'aria sarà generata dalle piante nel sistema acquaponico. Verrà fatta circolare in tutta la base.

Poiché si tratta della prima base, la sua funzione è principalmente scientifica. Per vedere gli effetti di una permanenza prolungata sulla Luna sia per gli esseri umani che per gli altri esseri viventi. In questo modo, gli esperimenti relativi alla luna possono essere condotti senza problemi. La quantità di cose da imparare è immensa e allettante, quindi la base è stata progettata tenendo conto di questo aspetto.

Una giornata sulla Luna per il piccolo equipaggio di astronauti sarebbe impegnativa ma interessante. Si alzerebbero e andrebbero a dormire a intervalli regolari, poiché il ciclo giorno e notte della Luna non è compatibile con il nostro. Poi si preparano per la giornata, si vestono, fanno colazione e fanno la spesa. Una volta fatto questo, fanno un'ispezione della base e delle sue attrezzature per assicurarsi che le cose funzionino correttamente. Poi svolgono le loro mansioni quotidiane, raccogliendo dati da vari esperimenti e preparando l'impianto di acquaponica. Poi raccolgono i materiali necessari prima di pranzare. In seguito continuano a lavorare ai compiti assegnati, come organizzare i materiali, raccogliere il cibo e raccogliere i dati degli esperimenti. Prima di una breve pausa, la cena e poi di nuovo a letto. Sarebbe impegnativo, ma necessario per la vita sulla Luna.